Nel vicolo dal nome poco confortante, Vicolo delle Cinque Piaghe, c’è una piccola osteria dal nome un po’ furbacchione.
Si è rinnovato il concetto di osteria, abbattendo quella figura burbera e schiva del gestore, trasformandolo in persona cordiale, sorridente e con immancabile grembiule lungo: l’oste moderno. L’impronta data al locale è basata su una cucina tradizionale, prodotti tipici imbanditi e mischiati in modo personale e creativo: cappelletti, risotto al radicchio e salsiccia, tortelli di spalla cotta, gnocchi di zucca e taleggio, filetto alla vecchia Parma con mosto d’uva e l’immancabile spalla cotta di produzione propria con l’antico metodo di San Secondo.
Sara si occupa del servizio e della carta dei vini che, contrassegnata da etichette conosciute, accosta piccole cantine ricercate per riscoprirne i veri sapori. In cucina c’è Filippo, che con precisione prepara i suoi piatti sfogando l’estro che lo accompagna sin dal diploma di chef. Coadiuvati da uno staff giovane e competente il locale è “meta obbligatoria” per coloro che vogliono accostare un buon bicchiere di vino ad un piatto semplice e genuino, gustati nella simpatica penombra di un borghetto nascosto.