La Rete UNESCO delle Città Creative nasce nel 2004 per riunire le città in cui la creatività è il fattore strategico per lo sviluppo sostenibile.
La Rete è divisa in 7 diversi campi creativi – Artigianato e Folk Arts, Media Arts, Cinema, Design, Letteratura, Musica e Gastronomia – e conta, ad oggi, 180 città da 72 Paesi. Nel mondo, le Città Creative per la Gastronomia riconosciute da UNESCO sono 26.
Le città che come Parma fanno parte della Rete si impegnano a condividere buone pratiche e a collaborare, coinvolgendo la creative community, cioè la comunità di attori del territorio che quotidianamente si impegnano per lo sviluppo delle città.
Fare parte della Rete UNESCO delle Città Creative non è come sottoporre a UNESCO un monumento o un bene da inserire nella lista dei patrimoni dell’Umanità. Significa, invece, mettere a disposizione del mondo la propria tradizione, le proprie capacità e la propria creatività.
Ma cosa s’intende con “città creativa”? La creatività è quel processo che sta alla base di ogni innovazione. Il concetto di città creativa si basa sulla convinzione che la cultura possa svolgere un ruolo importante nello sviluppo urbano.
Per Parma entrare nel mondo UNESCO significa aprire la città al processo di internazionalizzazione e rappresentare l’eccellenza del Made in Italy a livello globale.
A Parma il patrimonio gastronomico non è solo un insieme di risorse, ma una combinazione unica di espressioni antropologiche che costituiscono l’identità, la storia e il saper fare della comunità, una cultura legata a un heritage materiale e immateriale: il contesto ideale per promuovere lo sviluppo del “turismo creativo”.
Fare parte del Network Città Creative dell’UNESCO è un’importante responsabilità. Significa gettare le fondamenta del proprio sviluppo economico, offrire una piattaforma di crescita agli operatori: seminare e raccogliere. Non si tratta solo di accelerare il passo, ma di cambiare paradigma, pensandosi in chiave internazionale e glocal. Alzare lo sguardo verso l’alto e offrirsi un’idea di futuro – quanto mai preziosa in questi tempi incerti – facendo tesoro della strategia “City Branding”: Parma punta sulla propria identità, fatta di esperienze originali e impossibili da imitare, per costruire e consolidare la propria reputazione locale e internazionale, proprio nell’anno in cui si celebrano i 2.200 anni della fondazione della città.