Il 24 giugno, data del solstizio d’estate, a Parma e provincia è tradizione festeggiare San Giovanni con “tortellate” nelle piazze e nelle contrade organizzate da ristoranti e trattorie ma anche dalle singole famiglie. Solitamente le tortellate si svolgono la sera del 23 per salutare il solstizio e aspettare il mattino per raccogliere la “rozäda äd San Zvan”, la rugiada di San Giovanni, e il menu prevede tordej d’arbetti (tortelli d’erbetta) a volontà accompagnati da Lambrusco fresco o Malvasia.
La rugiada della notte di San Giovanni è ritenuta benefica e miracolosa: questa credenza, antichissima, è appunto legata alla ricorrenza del solstizio d’estate ed è un mischiarsi di rituali pagani e cristiani. Per raccogliere la rugiada basta lasciare all’aperto un panno oppure passeggiare all’aperto alle prime luci dell’alba. La rugiada bagna le erbe e i frutti, migliorandone le qualità curative, e la tradizione vuole che durante questa notte si raccolgano le noci non ancora mature per preparare il nocino, liquore tipico di Parma e provincia la cui ricetta, con numerose varianti, si tramanda nelle famiglie di generazione in generazione. Una notte magica in cui divinazione e cultura si fondono a creare una tradizione millenaria, rispettata e festeggiata ancora oggi in città e in provincia.