SANTI’ILARIO

SANTI’ILARIO

Il 13 gennaio di ogni anno Parma celebra il suo patrono, Sant’Ilario, con un curioso mix di antiche tradizioni pubbliche e solenni e altre tradizioni gastronomiche. Non si conosce la data esatta della nomina di Sant’Ilario a Patrono di Parma: teologo, filosofo e scrittore, nato in una famiglia pagana nel IV secolo, fu Vescovo di Poitiers. Durante la sua carriera ecclesiastica fu esiliato in Frigia, attuale Turchia, ed è proprio legata a quest’esilio la leggenda legata a Parma.

La tradizione racconta che, di ritorno dal suo esilio in Turchia, Ilario sostò a Parma durante un gelido inverno. Durante una copiosa nevicata, un calzolaio notò Ilario camminare, scalzo, per le vie della città e gli fece dono di un paio di scarpe. Il mattino seguente il ciabattino trovò un paio di scarpe d’oro nel punto esatto in cui era avvenuto il dono, un segno di riconoscimento da parte del santo, un miracolo voluto per onorare la generosità del ciabattino. Proprio da questa leggenda nascono due tradizioni molto sentite dalla città, il Premio Sant’Ilario e le Scarpette di Sant’Ilario. Il Premio Sant’Ilario è un attestato di civica benemerenza istituito dal Comune di Parma che ogni anno premia i cittadini e le associazioni che si sono distinti in attività benefiche, dando prestigio alla città e migliorando la vita del prossimo, ricordando appunto il gesto di grande generosità compiuto dal calzolaio parmigiano nei confronti del Santo.

Un’altra tradizione, più popolare e legata alla gastronomia, è quella di preparare o acquistare in pasticcerie e panetterie le “scarpette di Sant’Ilario”, biscotti di pasta frolla a forma di scarpa ricoperti di glassa o cioccolata e spolverati con zuccherini colorati, molto amati soprattutto dai bambini. Una tradizione unica che sottolinea due aspetti della città di Parma e dei parmigiani, la generosità e l’amore per il cibo.

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